In questi anni, abbiamo anche noi conosciuto la paura e sappiamo cosa vuol dire AVER DAVVERO PAURA.
Quella paura paralizzante che ti fa restare senza fiato, senza ossigeno, ti penetra dentro e ti trafigge come una spada.
La paura, nonostante siano già passati due anni dalla diagnosi, non ci lascia, non ci vuole proprio abbandonare.
Lei insieme alla sorella ansia sono diventate nostre nemiche quasi quotidiane.
Sapete con quale arma l’affrontiamo?
Con la CONDIVISIONE.
Parlare, condividere, alleggerirsi di tutti i dubbi, delle paure, degli scleri e tenersi in movimento, fare sport e camminare senza meta, sono i metodi con i quali cerchiamo di combatterla.
La paura riguarda tanti aspetti delle nostre vite.
La paura vissuta al momento della diagnosi con tanto di svenimento addosso a due medici😩.
La paura nel raccontare ai propri cari ciò che dovrai affrontare.
La paura nel gestire le emozioni.
La paura di una strada nuova.
La paura dei giudizi.
La paura dei controlli durante il follow up.
La paura del non riconoscersi.
La paura del mondo esterno spesso disattento, frenetico e disinformato.
Noi due abbiamo due modi diversi di affrontare le paure.
Rubi non ha ancora imparato a dosarsi e ad attraversare la paura come dice sempre Mari.
Tutte e due abbiamo imparato a non nascondere le nostre emozioni e non vogliamo proprio farlo.
Rubi è quella persona che non apre il fascicolo sanitario per non sapere come vanno gli esami del sangue e che non ha mai letto a distanza di due anni per intero la sua diagnosi e non le interessa scoprirlo.
Mari al contrario deve e vuole sapere tutto, andare a fondo e conoscere ciò che ha avuto per poter affrontare al meglio il dopo.
Ma nonostante queste differenze di approccio, noi ci facciamo sempre buona compagnia sclerando su whatsapp e dandoci sempre sostegno l’un l’altra senza giudicarsi a vicenda e cercando di darsi il miglior consiglio possibile.
A volte basta solo ascoltarsi e lasciar sfogare l’altra. Noi siamo i nostri punching ball preferiti.
💕 Ci mandiamo audio interminabili serali per dividere il bagaglio con chi ci comprende a pieno e noi due siamo così, unite e una la spalla dell’altra💕.
E voi invece come affrontate la paura?
Grazie per averci donato la tua testimonianza💕
Il camminare in solitudine aiuta tantissimo e stare a contatto con la natura è una terapia. Il trasformare la paura da assoluta in relativa è bellissimo💕
"Mi piace""Mi piace"
Io cammino senza una meta.. Chilometri e chilometri sul lungomare d’estate e d’inverno concentrandomi sui rumori del mare, del vento. Cinguettio degli uccelli etc.. Cerco un contatto/conforto dalla natura. Alla fine torno a casa più rilassata e più orientata. Così trasformo la paura da assoluta in relativa😊
"Mi piace"Piace a 1 persona